chiesa della natività beata maria vergine
Con il maestoso campanile impiantato sulla navata sinistra, la chiesa è uno dei tratti distintivi del variegato profilo urbano di Roccadaspide. Costruita nel 1608, fu ristrutturata una prima volta nel 1750 e una seconda volta nel 1997, dopo il parziale crollo avvenuto nel 1980 a causa del terremoto. Il campanile, alto 43 metri, è caratterizzato da un fusto rastremato verso l'alto. Il lato che sormonta la facciata è decorato con un orologio, che scandiva la vita cittadina dell'antica Roccadaspide.
Un'ampia scalinata conduce fino alla facciata della chiesa, caratterizzata dal portale in bronzo opera dello scultore Vincenzo Carucci, un bassorilievo ritraente scene tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento e riferimenti alla storia civile e religiosa di Roccadaspide. Nella chiesa sono conservati due dipinti a olio: il primo, di autore napoletano ignoto, databile attorno al 1630, raffigurante l'Immacolata Concezione, il secondo, La Madonna dei Sette Dolori, attribuito al pittore Gianvincenzo Consolmagno di Aquara. Sul pavimento bianco e nero in stile geometrico s'innalzano le alte volte a crociera delle cappelle laterali.
La chiesa presenta pianta a croce latina commissa. Lo spazio interno è diviso in tre navate da possenti pilastri decorati con semicolonne. Il lato breve, il transetto, è posto subito dopo le tre navate e precede l'abside semi-ottogonale, il punto più importante del luogo di culto, dove si trova il crocifisso e l'altare barocco in marmo policromo.