chiese
Chiesa "Natività Beata Maria Vergine", Largo F.lli Del Giudice
A tre navate, edificata nel 1608, fu oggetto di una prima ristrutturazione, nel 1750.
Crollata in parte nel 1981, fu riconsegnata ai fedeli, nel mese di maggio del 1997.
Di rilievo il portale bronzeo (dello scultore Vincenzo Carucci), su cui sono raffigurate scene del vecchio e nuovo testamento nonché alcuni particolari della storia civile e religiosa della cittadina.
In essa, fra gli altri, sono custoditi i dipinti, olio su tela, raffiguranti l"Immacolata Concezione", attributo ad un ignoto pittore napoletano vissuto intorno al 1630 e, di qualche anno precedente, "La Madonna dei sette dolori" attribuito a tale Gianvincenzo Consolmagno, da Aquara.
Chiesa Del Carmine (o "Chiesa Dei Morti"), P.zza XX Settembre
Costruita dinanzi al castello nel 1700, era una chiesa della congrega dei morti.
In questa chiesa vi era una fossa comune, oggi sigillata a gesso, ove vi si seppellivano i morti fino agli inizi del XIX secolo.
Al suo interno furono custoditi un altare e una statua della Madonna del Carmine un tempo appartenuti al Convento dei carmelitani.
Attualmente è sconsacrata e non adibita più al culto.
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Chiesa Dell'Assunta (o "Chiesa Dei Santi Patroni Sinforosa E Getulio")
L'edificio è situato nel centro storico ed è la più antica chiesa del paese.
Verosimilmente fu edificata prima dell'anno 1000 dagli scampati alla distruzione della vicina città di Paestum.
È stata la chiesa madre del paese sino al tardo '800. Fu danneggiata nel 1943 dai bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale e in seguito restaurata.
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Convento Francescano "Santa Maria Delle Grazie"
Il convento è ubicato fuori dal centro abitato nella sottostante Valle del Calore. Costruito nel XV secolo, probabilmente da parte dei Frati Domenicani, fu successivamente concesso, nella seconda metà del XVI secolo, ai Frati Minori Conventuali di S. Francesco. Il convento venne soppresso col Decreto Reale di S.M. Giuseppe Bonaparte del 10 gennaio 1808 che rientrava nel più ampio piano politico di legislazione antifeudale e anticlericale volto all'abolizione dei privilegi e dei diritti feudali, che interessò il Regno di Napoli durante il cd. decennio francese (1806-1815). Successivamente, in seguito alla legge n. 653 del giorno 11 marzo 1817 del Regno delle Due Sicilie, che prevedeva l'istituzione in ciascun comune di un apposito camposanto fuori dal centro abitato, la chiesa del convento e l'annesso giardino vennero utilizzate come cimitero fino al 1839. La chiesa del convento attualmente è dedicata al culto di S. Antonio di Padova, è a navata unica monoabsidata e vi si accede attraverso un portico, sormontato da due volte a crociera, dov'è visibile un ciclo pittorico quasi totalmente ricoperto da intonaci raffigurante l'Albero dei Francescani e Santa Maria delle Grazie con S. Francesco e S. Antonio. Nella chiesa della struttura è collocata la statua di S. Maria delle Grazie invocata dal popolo in tempi di siccità, mentre all'esterno è ancor oggi ubicata la statua della Madonna del latte e la croce di Monteoliveto.
Monastero Di Clausura "Santa Elisabetta"
L' ex Monastero di Clausura di S. Elisabetta è adiacente alla Chiesa della Natività.
Fu fondato nel 1630 dalla contessa Beatrice Guevara, vedova del principe di Roccadaspide Tommaso Filomarino. Nel 1813 divenne Conservatorio di Santa Maria di Loreto, educandato per ragazze.
Venne ristrutturato sul finire degli anni ottanta del secolo scorso per essere adibito a Casa di riposo per anziani, grazie alla rimesse del Popolo Australiano.
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Ruderi del Convento dei Carmelitani dedicato a S. Maria dell'Arco e del Carmine
Il convento dei carmelitani scalzi era sito su una collinetta isolata, in posizione leggermente sopraelevata rispetto al paese a circa un chilometro dal centro urbano. La sua funzione principale era quella di custodire le tombe delle famiglie nobili rocchesi e l'ossario comune. Il Convento venne saccheggiato nel 1799 ad opera delle truppe franco-napoletane guidate dal generale Schifani in quanto i frati avrebbero appoggiato i filo-borbonici nel corso delle vicende che interessarono la Repubblica Napoletana. In seguito, nell'ambito della politica anticlericale perseguita dal governo napoleonico, il convento venne chiuso nel settembre 1809, ma la relativa chiesa rimase aperta al culto ancora per qualche tempo prima di essere in seguito affidata al Comune. Il convento, ora in rovina, fu demolito negli anni 50 del XX sec. e le pietre furono utilizzate per costruire le strade rurali del comune. La struttura era costituita da numerosi edifici tra i quali una chiesa con nove cappelle, un refettorio, un chiostro e altri luoghi comuni di lavoro.
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Chiesa di San Giuseppe (loc. Fonte)
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La costruzione ebbe inizio nel 1983 e completata sul finire del 1985. Fu edificata su suolo donato da tale Giuseppe Domini e la prima celebrazione liturgica nel periodo pasquale del 1986.
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Cappella Di San Michele (loc. Fonte)
Cappella "Madonna Santissima del Carmelo"
Località Carretiello, edificata intorno agli anni '50 su iniziativa del Cav. Gaetano Villani, (Maestro delle Scuole Elementari dell'omonima Contrada) su suolo donato da tale Marco Gasparro. Fu restaurata con il contributo dei fedeli del luogo e riaperta al culto il 21 dicembre 1997.
Cappella del "Santissimo Rosario"
Via del Rosario, edificata - 1700, ristrutturata - 1998